Cerchiamo di essere obiettivi, il momento peggiore per viaggiare è quando l’età dei bambini va da 1 a 3 anni. Ho sempre viaggiato con mio figlio Syd fin da neonato, ma il momento peggiore è stato quando ha iniziato a camminare e fare i capricci. C’è anche da dire che mio figlio è sempre stato una piccola peste e grazie alla sua energia inesauribile non riesce a stare fermo un attimo. Per fortuna ci sono anche bambini più calmi e quindi più facili da gestire durante un lungo viaggio itinerante. Adesso che Syd è diventato più grande le cose sono migliorate e come per miracolo tutto è diventato più facile e divertente.
In questo articolo voglio condividere le mie esperienze personali con i genitori che si stanno apprestando ad effettuare un lungo viaggio con i bambini piccoli.
Il viaggio nasce come esperienza gratificante e per soddisfare la curiosità di scoprire culture diverse, ma è anche un modo per lasciarsi dietro tutte le preoccupazioni e problemi della vita quotidiana. Con bimbi al seguito, la tanto desiderata vacanza si potrebbe tramutare in un’esperienza talmente stressante tanto da far pentire i genitori di essere partiti.
Innanzitutto, lo stile del vostro viaggio non sarà più uguale a prima, quindi non aspettatevi di fare trekking nella giungla primordiale o fare rafting lungo le impetuose rapide del fiume o dormire in un ostello per backpackers. Un itinerario ben pianificato e con attività adatte a tutta la famiglia, è indispensabile per passare una vacanza divertente che vi lascerà dei ricordi indimenticabili.
Inoltre il viaggio è un modo per stimolare la curiosità dei piccoli ponendoli davanti a delle situazioni diverse dalla quotidianità e questo li aiuterà a crescere e imparare nuove cose.
I bambini non riescono a stare fermi
Hanno da poco iniziato a camminare, saltare e correre e vogliono scoprire il mondo il più velocemente possibile. Se cercate di tenerli in braccio sarà un continuo di guizzi e scatti allo scopo di liberarsi e correre. Dimenticatevi di intrattenere una conversazione con un altro turista o ascoltare la guida turistica mentre vi sta spiegando la storia di un tempio.
Tutta la vostra attenzione sarà catalizzata su vostro figlio che non avrà voglia di ascoltare discorsi di cui non capisce il significato ne tantomeno riesce a stare fermo mentre voi cercate di interagire con altre persone.
Il senso di isolamento durante il viaggio è una cosa normale, in fin dei conti sono pochi coloro che avranno voglia di parlare con voi sapendo che ogni minuto verranno interrotti da gridolini, risate e pianti.
Un viaggio di gruppo è la scelta più sbagliata che possiate mai fare. Purtroppo il viaggio privato individuale costa molto di più, però vi faciliterà la vita. Con il viaggio individuale non sarete legati a orari e potrete fare le soste dove e quando vorrete, senza dare conto al gruppo. In questo modo sarà più facile gestire tutte le esigenze di un bambino piccolo.
L’unico modo per riuscire a cammminare con mio figlio senza sentire pianti, lamenti etc. era quello di usare il passeggino facendo attenzione a non effuttare soste troppo lunghe durante il percorso.
Fermarsi per ammirare un’attrazione o per acquistare prodotti di artigianato a un mercatino, poteva essere motivo di risentimeno. Provate a immaginarvi cosa significa passare davanti a un monumento o un punto panoramico, fare una foto al volo e continuare a camminare senza riuscire a soffermarsi per contemplare la sua bellezza.
I passeggini oltre ad essere un bagaglio ingombrante, sono anche difficili da manovrare nelle caotiche strade asiatiche. Non è esattamente come passeggiare lungo i viali pedonali delle nostre grandi città…
Mi è bastata una mezza giornata a spingere il passeggino nei vicoli polverosi di Kathmandu in Nepal, per sfinirmi mentalmente e fisicamente.
Gli spostamenti via mare in barca o in traghetto sono andati abbastanza bene, a parte alcune barche nelle Filippine (bancas) dove per salire e scendere dovevamo passare attraverso una passerella che somiglia a un’asse di equilibrio. Cosa da poco quando sei da solo, ma ve l’immaginate cosa significa camminare su quella passerella lunga e stretta con tutto il carico di bagagli, il bambino e il passeggino.
I tragitti in pullman o auto sono il momento ideale dove i bambini riescono ad addormentarsi facilmente e velocemente. Tuttavia, dormire in auto non è mai riposante come dormire in un letto, quindi al risveglio potrebbero essere ancora più agitati e più stanchi di prima. Direi che uno spostamento via terra di circa 1 ora e mezza – 2 ore, è abbastanza facile da gestire, oltre le 2 ore lo sconsiglio vivamente.
Il viaggio in aereo
Il lungo viaggio in aereo è uno dei motivi principali per cui molti genitori rinunciano all’idea di andare in vacanza con i bambini piccoli. Il viaggio intercontinentale in aereo è generalmente un’esperienza faticosa anche per noi adulti, figuriamoci per il bambino.
Tuttavia, con un briciolo di accortezza nella scelta della compagnia aerea diventa tutto più facile. È importante scegliere un volo non-stop o senza lunghi scali intermedi.
I bambini al di sotto dei 2 anni, possono viaggiare gratuitamente (a esclusione delle tasse aeroportuali) a condizione che rimangano in grembo ai uno dei genitori per tutta la durata del volo.
Alcune compagnie aeree assegnano alle famiglie i posti della prima fila e mettono a disposizione una culletta che si attacca alla parete in cui si possono sistemare i neonati sotto i 10kg.
La maggior parte delle compagnie aeree offrono la possibilità di portare il seggiolino omologato per auto da fissare al sedile dell’aereo. Il costo per il seggiolino va da prezzo pieno del biglietto fino a un massino di 50% di sconto.
Se il bambino compie 2 anni prima del viaggio di ritorno, dovrà avere il posto a sedere e sarà necessario pagare la tariffa piena prevista per gli adulti.
La maggior parte delle compagnie aeree offrono il priority boarding alle famiglie con bambini piccoli.
Mio figlio ama volare e starebbe sempre in aereo e non mi ha mai creato grossi problemi durante le trasvolate intercontinentali. Di solito scelgo il posto al finestrino in modo che possa osservare il panorama.
Dopo il pasto riesce a dormire anche 10 ore consecutive e svegliarsi poco prima dell’arrivo. Per intrattenerlo nei momenti in cui era sveglio ho usato LEGO, aeroplanini, album da colorare e adesivi.
Ho anche provato a usare lo smartphone, ma non funziona perché crea dipendenza e fa diventare i bambini molto nervosi quando gli viene tolto di mano.
I momenti più difficili che ho passato con mio figlio sono stati su un volo KLM quando aveva appena compiuto 2 anni e si rifiutava di stare seduto da solo con la cintura allacciata durante le fasi di decollo e atterraggio. Tra pianti disperati, capricci e passeggeri infastiditi, non sono riuscita a calmarlo con niente.
Ci sono stati casi in cui il pilota ha fatto scendere l’intera famiglia perché i bambini piangevano a squarciagola all’idea di allacciarsi la cintura e rifiutavano di sedersi!
Molti neonati piangono per il mal d’orecchi in quanto non riescono a compensare la pressione. In questo caso consiglio di dare al neonato il biberon o il ciuccio durante i momenti critici del decollo e atterraggio.
All’’arrivo dopo una lunga trasvolata oceanica, il bambino si troverà ad affrontare il jet-lag. Ci vorranno almeno un paio di giorni prima che si aggiusti al nuovo orario.
Per questo motivo, vi consiglio di non iniziare immediatamente con un tour itinerante, ma lasciare un paio di giorni liberi con attività opzionali o brevi escursioni in modo da riuscire a riprendere la normale routine senza troppo stress.
Arrivo in Asia
All’arrivo sarete molto stanchi e dopo aver passato i controlli dell’immigrazione e ritirato i bagagli potrete finalmente raggiungere il vostro hotel.
Fuori dall’aeroporto troverete un pulmino turistico o un taxi che vi porterà in hotel, ma non aspettatevi che questi mezzi di trasporto siano dotati di seggiolino di sicurezza per i bambini!!
Alcuni asiatici a malapena sanno cos’è un seggiolino auto per bambini mentre altri non ne hanno mai visto uno in vita loro.
Una famiglia media nelle Filippine va in giro in motorino caricato con madre, padre e 2 o 3 figli a seguito. Mentre in Malesia il seggiolino viene usato solo quando non c’è nessuno in auto che può tenere il neonato in grembo.
La sicurezza stradale è praticamente sconosciuta in molto paesi asiatici.
Detto questo, vi consiglio di portarvi il vostro seggiolino dall’Italia e installarlo di volta in volta nei veicoli utilizzati durante i trasferimenti.
Altrimenti in fase di prenotazione potete chiedere la vostro tour operator se possono procurarvene uno a noleggio.
Il giorno del vostro arrivo e quello successivo dovrebbero essere lasciati liberi per riposare e per abituarsi al nuovo fuso orario e iniziare il tour solo nei giorni successivi.
La scelta dell’hotel è fondamentale affinché il vostro soggiorno in Asia sia un’esperienza piacevole e senza troppo stress.
Personalmente preferisco gli aparthotel perché oltre che a essere spaziosi offrono la possibilità di cucinare il cibo favorito di mio figlio e scaldare il latte nel bel mezzo della notte.
Considerate anche il fatto che i bambini vanno a dormire molto presto la sera, quindi il vantaggio di avere una camera separata dalla zona soggiorno offre la possibilità ai genitori di rilassarsi in salotto o veranda mentre il bambino dorme tranquillo nella sua culla in camera da letto.
È necessario richiedere la culla durante la prenotazione . Tutti gli hotel di livello internazionale sono dotati di culle, mentre le piccole pensioncine e guesthouse locali vi confermeranno la culla, ma al vostro arrivo vi faranno trovare un materasso per terra.
In Asia le culle non sono molto frequenti ed è perfettamente normale per gli asiatici far dormire il bambino piccolo nel letto con i genitori oppure su un materasso adagiato sul pavimento.
Evitate hotel con camere troppo piccole (anche se hanno i prezzi abbordabili), vi ritroverete a dividere un piccolo spazio limitando la possibilità al bambino di giocare e di riposare in pace.
I kids club degli hotel di lusso sono un ottimo modo per intrattenere i bambini e farli divertire durante la vacanza. Tuttavia, i bambini sotto i 3 anni non sono ancora capaci di socializzare con altri bambini quindi non si divertiranno.
Alcuni hotel danno la possibilità di richiedere una babysitter , ma per esperienza funziona solo per i neonati. Da 1 anno in su i bambini si rifiutano di stare da soli con persone estranee.
Ho provato a prendere una babysitter quando mio figlio aveva un 1 anno e mezzo in modo da poter fare delle escursioni nella foresta. Ha funzionato solo il primo e il secondo giorno, poi ha iniziato a piangere a dirotto all’idea che mamma usciva e lui doveva rimanere al lodge con una persona estranea. Per coloro che se lo possono permettere, meglio portare in viaggio la vostra babysitter abituale.
Quali paesi visitare?
Alcuni paesi come la Malesia, Thailandia e Singapore sono veramente child-friendly, mentre altri sono più difficili da visitare con i bimbi al seguito.
Ogni paese ha la propria cultura che a sua volta condiziona anche il modo di fare turismo. Non stupitevi se alcune situazioni che vostro modo di fare possano sembrarvi rischiose o assurde, per i locali sono perfettamente normali.
In alcuni paesi non c’è niente di male caricare un neonato a bordo di un motorino, e trasportalo in grembo per chilometri da un villaggio all’altro.
Generalmente le zone più turistiche di un paese sono anche quelle in cui è più facile viaggiare con un bambino piccolo, quindi vi consiglio di evitare di prenotare itinerari con circuiti off-the-beaten-track.
Meglio farsi consigliare dal vostro consulente di viaggio di fiducia che sarà in grado di disegnare l’itinerario più adatto al vostro caso.
Il cibo
Di solito i bambini piccoli sono molto difficili da gestire quando si tratta di gusti alimentari e una pietanza dal sapore diverso da quello abituale potrebbe essere rifiutato.
Fate molta attenzione quando ordinate dai menù e chiedete sempre se il cibo è piccante. In Malesia e in Thailandia il peperoncino viene utilizzato ovunque e i bambini locali vengono esposti alle spezie e al pepe già da molto piccoli.
Nel dubbio, meglio scegliere dei ristoranti con standard internazionali in modo da trovare una vasta scelta di alimenti adatti anche ai più piccoli.
I ristoranti degli hotel 5 stelle generalmente allestiscono un buffett con alimenti riservati ai bambini, cucinati senza spezie, poco grasso e poco sale.
I bagagli
Bisogna pianificare bene cosa portare in viaggio in modo da evitare di partire troppo carichi altrimenti vi troverete in difficoltà in aeroporto.
Meglio portare poche cose essenziali perché sarete già stracarichi con diversi bagagli a mano, passeggino, seggiolino etc. e non dimenticatevi che di tanto in tanto il bambino vuole essere tenuto in braccio.
Ci sono cose che potete acquistare direttamente sul posto come i pannolini, le salviette umidificate e cereali.
Ricordatevi di mettere nel bagaglio a mano una scorta di vestiti per il viaggio sia per voi che per vostro figlio. Durante uno dei nostri viaggi, mio figlio ha rigurgitato il latte sulla mia maglietta e purtroppo non avevo nessun cambio a portata di mano.
Tenete a portata di mano anche degli snack e delle bevande nel caso in cui al bambino venga fame e sete nei momenti cruciali, del tipo quando siete in attesa di ritirare i bagagli o in coda al banco del check-in.
E quando i bambini hanno fame non riescono ad aspettare e diventano intrattabili.
Per le famiglie con neonati che bevono latte in polvere, consiglio di portate tutta la scorta di latte necessaria che sia abbastanza per tutta la durata del viaggio. I supermercati e le farmacie in Asia non hanno la stessa marca di latte in polvere che trovate in Italia e non è una buona idea cambiare il latte durante il viaggio.
Dentizione e altri malanni
Potrebbe capitare ogni momento anche in vacanza. Per alcuni bambini la dentizione è una cosa molto dolorosa con nottate insonni che potrebbero farvi saltare tutto l’itinerario pianificato in anticipo.
Scegliete un tour privato con escursioni non troppo attaccate l’una all’altra in modo di avere la possibilità di spostare l’escursione il giorno successivo nel caso vostro figlio vi abbia fatto passare una nottataccia.
Oltre alla dentizione potrebbero subentrare altri malanni più o meno seri.
Fate attenzione anche all’aria condizionata troppo bassa che potrebbe provocare la bronchite ai bambini. In Asia sono tutti appassionati di aria condizionata che solitamente viene regolata a 16 gradi provocando uno sbalzo termico eccessivo tra fuori e dentro. Le zone più fredde sono gli aeroporti, i centri commerciali e le lobby degli hotel.
Alcune guesthouse o pensioncine locali hanno il sistema di aria condizionata centralizzato e se sentirete freddo non sarete in grado di alzare la temperatura della vostra camera da letto.
Per questo motivo è bene scegliere una struttura alberghiera di livello internazionale con tutte le facilites necessarie e con il termostato dell’aria condizionata regolabile dalla vostra camera.
Assicurazione viaggio
L’assicurazione di viaggio è una spesa che non può essere risparmiata quando si viaggia all’estero, soprattutto con i bimbi al seguito.
L’assicurazione oltre a coprire le spese di cancellazione del viaggio nel caso il bambino si ammali prima della partenza, copre anche tutte le spese ospedaliere.
In Asia la maggior parte degli ospedali sono privati a pagamento, quindi un semplice ricovero di una notte potrebbe costarvi una fortuna se non avete un’assicurazione.
Turista fai da te
La formula “prenoto tutto sul posto”, oppure “quando arriviamo là ci arrangiamo”, non funziona nella maggior parte dei casi quando si viaggia con un bambino al seguito.
Meglio prenotare un viaggio organizzato e possibilmente con veicolo e autista privato.
Non avrete tempo di andare a scegliere quale hotel o escursione costa meno e sarà una predita di tempo con conseguente stanchezza del bambino e stress per voi.
Continuare a viaggiare
Non sforzatevi a dire che è tutto come prima, un bambino cambia la vita e cambia anche il modo di viaggiare.
Da viaggiatrice, mamma e consulente di viaggio, vi dico che i bambini possono viaggiare tranquillamente in Asia, basta avere un po’ di accortezza nello scegliere il giusto itinerario per tutta la famiglia.
La pianificazione del viaggio è una cosa fondamentale, quindi rifatevi per tempo in modo da ottenere maggiori informazioni possibili sulle località da visitare. Un viaggio last minute acquistato in fretta e furia potrebbe riservarvi molte sorprese. Inoltre, sono previsti sconti e promozioni per le prenotazioni Early-Bird (se prenotate con largo anticipo).
Affidatevi al vostro consulente viaggi di fiducia che conosca bene la destinazione. Ricordatevi che potrebbe facilmente diventare la vacanza più bella della vostra vita in compagnia di vostro figlio, ma allo stesso modo, potrebbe essere una delle peggiori e più stressanti della vostra vita, se non pianificata bene con conoscenza.
Partite con le idee chiare e con un itinerario programmato su misura e vedrete che non è poi così male viaggiare con i bambini piccoli.