Un viaggio alla scoperta della Mongolia Interna

La Mongolia Interna è una terra leggendaria che lascia i visitatori incantanti dai paesaggi mozzafiato. Dalle vaste pianure ventose solcate da tribù nomadi a cavallo, agli aridi deserti di dune, gli spazi aperti della Mongolia sono talmente immensi che proverete la sensazione della vera vastità della natura.

Sotto la guida del leader Genghis Kahan, la Mongolia Interna faceva parte del Grande Impero Mongolo che all’epoca si estendeva dalla Corea fino all’Europa dell’Est.
La Mongolia Interna è tradizionalmente popolata delle tribù nomadi che si spostano con le loro tende da una zona all’altra della regione per allevare il bestiame.

Il capoluogo Hohhot, la cui storia risale al 306 AC, è attualmente popolata da circa un 10 per cento di nativi mongoli e da una maggioranza di Cinesi Han, Manchu, Hui e Coreani.
La lingua ufficiale è il Han Cinese, anche se molti sono bilingue e parlano anche la lingua nativa mongola.


I Grandi Spazi Aperti

A circa 3 ore di strada a sud-ovest di Hohhot c’è una striscia di Deserto di Gobi che si estende dal nord ovest della Cina fino al sud della Mongolia.
Qui vi troverete davanti una distesa di scintillanti dune di sabbia che emergono dal paesaggio circostante. Un paesaggio austero e affascinante dove è possibile fare esursioni a cammello e scalare le dune per ammirare la vista mozzafiato dall’alto.

Invece, per vedere le sconfinate praterie bisogna recarsi nella zona chiamata Xilamuren, a circa 90km a nord del capoluogo. Qui non troverete i classici alberghi, ma non preoccupatevi, in quanto i locali vi daranno la possibilità di dormire nelle loro caratteristiche tende mongole chiamate Yurte.

Stare in una Yurta con una famiglia di nativi, vi darà la possibilità di provare in prima persona la vita nomadica.
Dopo una giornata di intenso lavoro a mungere il latte e pascolare il bestiame, la sera vi radunerete intorno al fuoco per un’abbuffata di latte di cavallo fermentato, accompagnato da montone arrosto e pane duro.

Se avrete la fortuna di visitare la Mongolia Interna durante il festival annuale Naadam a Luglio, potrete assistere alle competizioni sportive tra cui la tradizionale lotta mongola, il tiro con l’arco e le corse a cavallo.


Il capoluogo storico Hohhot

La religione più diffusa di questa regione è il buddismo mongolo, i cui luoghi di culto sono tra le maggiori attrazioni turistiche della città di Hohhot.
Il Tempio Buddista Dazhao costruito nel 1579 è il tempio più antico di tutta la Mongolia Interna. Questo tempio dalle pareti di color cremisi e il tetto dalle tegole dorate è il luogo dove sono costudite antiche letture sacre e una affascinante collezione di strumenti musicali tradizionali.

Nel Tempio delle Cinque Pagode che risale al 1732, invece è costudita un’ inestimabile carta astronomica Mongola. La parte inferiore del tempio è intarsiato con iscrizioni sacre in mongolo, tibetano e sanscrito. Nella parte superiore ci sono delle nicchie con le statue dorate di Budda.

Un altro monumento da visitare è la tomba di Zhaojun della dinastia Han (tra il 206 AC al 220 DC). Qui fu sepolta la bella Wang Zhaojun della dinastia Han che sposò il capo dei nemici per mantenere la pace. L’intero complesso si estende per 13.000 metri quadrati, con un tumolo alto 33 metri contenente la bara di Zhaojun da dove si può ammirare la vista panoramica delle campagne.


Pasti delle porzioni gigantesche

Se viaggiare e visitare posti nuovi vi fa aumentare l’appetito, i ristoranti di Hohhot non vi deluderanno.
Il piatto forte della cucina locale è l’agnello arrosto. Anticamente era una pietanza riservata esclusivamante ai reali, mentre al giorno d’oggi viene servita quasi ovunque.
Alcuni ristoranti tradizionali servono l’interno montone ripieno di spezie e arrostito lentamente sul fuoco. Viene servito in un enorme piatto e si mangia in comune con altri clienti del ristorante.

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