Siquijor, l’Isola degli Stregoni

I miei colleghi filippini mi hanno raccontato storie di persone che sono andate a visitare l’isola di Siquijor e non hanno mai fatto ritorno.
Ma come mai a differenza dei turisti stranieri, i filippini sono così spaventati questa piccola isola dei Visayas? Cosa ci sarà mai di così insidioso?

Anche se all’apparenza può sembrare una tranquilla isola idilliaca, Siquijor è avvolta da un alone di mistero ed è un luogo dove la magia nera è regolarmente praticata.
I filippini lo sanno bene ed è per questo che la evitano.


Isola di Siquijor
Molti abitanti di Siquijor considerano la magia nera come un peccato contro la loro fede cristiana e rinnegano l’esistenza degli stregoni, ma poi si contraddicono quando dicono che l’isola è piena di guaritori chiamati “mananambals”, una sorta di sciamani che curano malattie con medicine naturali e soprannaturali, create mediante rituali magici.

Gli stregoni di Siquijor sono capaci di praticare almeno una cinquantina di incantesimi di magia nera diversi. Il “Baran” (che significa coleottero nella lingua locale), è uno dei più potenti e viene praticato per danneggiare o uccidere una persona.
Lo stregone lega un filo intorno a un coleottero, poi gli ordina di recarsi a casa della vittima, attendere la notte e penetrare nel corpo della persona addormentata. Il coleottero, dopo aver deposto le uova all’interno del corpo, tornerà dallo stregone. Se il filo intorno al coleottero è sporco di sangue, significa che la maledizione è andata a buon segno. Le uova del coleottero si schiuderanno nello stomaco della vittima causando ulcere, addome gonfio e dolori in tutto il corpo. Se questo tipo d’incantesimo non verrà spezzato in tempo da un guaritore “mananambal”, la persona morirà.

In un altro incantesimo, lo stregone si reca in un luogo infestato per evocare gli spiriti maligni che si presenteranno sotto forma di serpenti velenosi. Questi lasceranno un pò del loro veleno che mischiato alle erbe giuste diventerà una pozione micidiale da mettere nel cibo della vittima a sua insaputa.

Un’altra pratica associata alla magia nera è quella di inferire sul corpo di una bambola come se fosse il corpo della vittima. La bambola viene creata durante un rituale vagamente collegato alla chiesa cattolica, in cui la bambola riceve il battesimo come un bambino appena nato.

L’incatensimo la-ga, prevede l’uso di una miscela fatta di capelli, saliva e altri oggetti personali della vittima. Tutto viene mischiato con le erbe e fatto bollire in un calderone. Durante questo rituale, la vittima dovrebbe soffrire o morire nel modo desiderato dallo stregone.

siquijor church[5] siquijor magic[4]

Le montagne della zona di Sant’Antonio sono la sede di una conferenza annuale di stregoneria, che si svolge ogni Venerdi Santo. Per questo evento importante i praticanti stregoni, provenienti anche da altre isole delle Filippine, si radunano per eseguire rituali, raccogliere le erbe e cucinare intrugli dentro grossi calderoni.

La gente del posto consulta gli stregoni nel tentativo di “risolvere” problemi coniugali e controversie legate ai terreni.
Dal momento che il divorzio è illegale nelle Filippine, l’infedeltà è un grosso problema per le coppie – ogni giorno mogli o mariti gelosi chiedono agli stregoni di eliminare possibili amanti.
Le dispute per i terreni sono molto frequenti in quanto i confini territoriali sono mal segnati e i sistemi giudiziari sono corrotti. Coloro che rimangono insoddisfatti dall’esito della sentenza, si fanno giustizia da soli tramite l’uso della magia nera.

Una credenza popolare sulla magia nera è che ogni tentativo di danneggiare un innocente non funzionerà e si ritorcerà contro lo stregone e contro colui che ha incaricato l’incantesimo. Ogni stregone, prima di accettare l’incarico, dovrebbe indagare caso per caso per determinare che non ci siano state delle ingiustizie.

Anche se gli stregoni sono molto temuti, sono considerati più clementi rispetto alle streghe. Le streghe possono fare incantesimo di magia nera senza chiedersi se è giusto o sbagliato e senza nemmeno dover ricorrorre a rituali elaborati.
Qualche persona del posto ritiene che non ci siano più streghe a Siquijor, perchè sono state sterminate tutte nel passato, mentre altri sostengono di averle viste nascoste nelle grotte sulle montagne.


Black magic mary Isola di Siquijor
Ogni edificio e chiesa di Siquijor ha una propria identità e una propria storia da raccontare.
Probabilmente la chiesa più inquietante dell’isola è quella che costudisce la statua di Santa Rita, chiamata anche con il nome di “Black Magic Mary”. Una donna che assimoglia alla Vergine Maria, vestita come una suora con un teschio nella mano destra e un crocifisso capovolto nella mano sinistra. Una cosa è certa, tutti coloro che si trovano di passaggio nel paese di questa statua, dovrebbero andare via prima che cali la notte, perchè lei è una Creatura delle Tenebre.

L’ultracentenario albero di Balete di Siquiujor, un ficus che cresce nelle Filippine, è ritenuto dai locali la dimora di alcune creature misteriose come fate, elfi e demoni che escono solo di notte per fare dei rituali e ringraziare l’albero per la sua ospitalità.

Nonostante il fascino esoterico dell’isola, gli abitanti di Siquijor sono delle persone accoglienti e sempre sorridenti con i turisti.  E a parte tutte queste stregonerie, Siquijor è un’isola straordinaria con spiagge incontaminate, cascate dalla bellezza unica e mare da sogno.

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