I Batak sono uno dei sette gruppi etnici che vivono in piccoli stanziamenti sparsi sulle montagne centrali dell’isola di Palawan, nelle Filippine. Sono una tribù seminomade che sopravvive quasi esclusivamente di caccia e di pesca con pochi contatti con il mondo esterno.
Siamo andati a visitare uno dei loro villaggi più accessibili situato nelle foreste di San Rafael, a circa un’ora di strada da Puerto Princesa.
Come raggiungere il villaggio dei Batak?
Per raggiungere il villaggio con mezzi di trasporto pubblici, dovrete prendere un jeepney o bus dal Terminal di San Jose di Puerto Princesa, che fa uno stop per nella zona di San Rafael dove si trova il Batak Cultural Center.
Qui potete reclutare una guida locale che vi accompagni durante il viaggio fino al villaggio.
A questo punto insieme alla guida, proseguirete a piedi per circa un’ora camminando lungo un sentiero pianeggiante nella foresta. Dovrete attraversare per almeno una decina di volte lo stesso torrente (ricordatevi di portare in paio di infradito che saranno utili per la traversata).
Sebbene le acque del torrente siano generalmente calme e poco profonde, durante la stagione della piogge da giungno a ottobre, il torrente potrebbe ingrossarsi creando correnti forti e insidiose, tali da impedire il proseguimento del viaggio.
Il Villaggio dei Batak
Il villaggio di questa zona è uno dei più accessibili e gli abitanti sono abituati alla presenza di turisti. Ci sono almeno 50 – 60 abitanti e una ventina di capanne di paglia costruite su palafitte.
Al nostro arrivo al villaggio, siamo stati accolti calorosamente dal capo villaggio, che ci ha condotto nella sua abitazione dove moglie, figli e nipoti erano tutti impegnati nelle faccende domestiche e nella produzione di oggetti di rattan.
La nostra visita è stata pianificata per una sola giornata in modo da conoscere da vicino la loro cultura e osservarli nell’espletamento delle loro attività quotidiane. Tuttavia per un’esperienza decisamente più immersiva, è possibile trascorrere la notte al villaggio, previa l’autorizzazione della guida e degli abitanti.
Tenete presente che le strutture sono molto semplici e il rischio di contrarre la malaria o la dengue è molto alto in questi villaggi soprattutto all’alba e al tramonto.
Le capanne su palafitte sono state costruite in materiali naturali che crescono in abbondanza in queste foreste, come il rattan e il bambù.
I Batak utilizzano questi materiali naturali anche per costruire sedie, tavoli, svariati oggetti di artigianato e strumenti per la caccia e la pesca.
Nonostante questo villaggio si trovi abbastanza vicino alla città, i Batak preferiscono conservare il loro stile di vita tradizionale, sfruttando al massimo quello che la natura gli dona, e questo vale anche per ciò che riguarda le loro cure mediche.
Nella comunità dei Batak, gli sciamani sono coloro che diagnosticano malattie e compiono guarigioni usando una varietà di piante medicinali che crescono spontanee nella foresta tropicale di Palawan.
Gli sciamani, che hanno ereditano le loro conoscenze e abilità di guaritori dai loro antenati, sono considerati degli individui sacri e sono molto rispettati dai membri della tribù.
L’ostinazione dei Batak a rifiutare la medicina moderna mette a rischio la loro salute, e talvolta li fa morire per malattie banali come raffreddore e infezioni.
Negli ultimi anni i missionari sono riusciti a penetrare in alcune comunità portando loro cibo, costruendo scuole e cliniche mediche. All’inizio, nessuno andava nella clinica, ma dopo aver visto che con una semplice pillola si riusciva a guarire facilmente senza rischiare nulla, le comunità piano piano hanno iniziato ad aprirsi a questi “moderni” rimedi. Tuttavia in alcune comunità più conservatrici è difficile fargli cambiare idea.
Le donne Batak indossano i tipici sarong lunghi fino alle ginocchia che lasciano il seno scoperto, mentre gli uomini indossano pantaloncini corti e spesso sono a petto nudo. I bambini più piccoli sono quasi sempre tutti nudi.
I Batak non hanno il concetto di proprietà privata e il villaggio apparitene a tutti i membri. I visitatori sono ospitati senza ostilità dalla comunità a meno che’ non ci siano intenzioni belliche da parte dei visitatori. A quel punto, tutti i membri difenderanno il villaggio con tutte le loro forze.
Fino a qualche decennio fa era pratica comune a Palawan quella di occupare le terre non rivendicate per costruirci abitazioni e interi villaggi. La cosa non veniva vista male, in quanto nella loro cultura era normale che tutti potessero andare ovunque e condividere la terra, il villaggio e il cibo.
Affinché la pace e il benessere prosperi sempre nel villaggio, i Batak celebrano degli antichi riti per richiamare gli spiriti e chiedere il loro aiuto.