La Cubomedusa (nota anche con il nome Medusa Scatola, Vespa di Mare e Box Jellyfish) è conosciuta per essere uno degli animali più velenosi al mondo capace di uccidere la preda all’istante.
Il veleno potentissimo di questa medusa contiene delle tossine che attaccano il cuore, il sistema nervoso e le cellule della pelle. Nonostante esista un antidoto, alcune persone che vengono a contatto con questo veleno non ce la fanno a sopravvivere.
La strisciata provocata dai tentacoli, è talmente dolorosa che provoca uno shock immediato e molte vittime annegano o muoiono d’infarto ancora prima di raggiungere la riva.
Coloro che riescono a sopravvivere, avranno comunque un ricovero molto lento con dolori e cicatrici nella zona in cui i tentacoli sono venuti a contatto con la pelle.
Le Cubomeduse più pericolose vivono principalmente nelle acque costiere dell’Australia settentrionale e in tutto il bacino Indo-Pacifico tra cui le coste delle Filippine, della Thailandia, della Malesia, delle Solomon Islands, dell’ India, della Papua Nuova Guinea e dell’Hawaii.
Altre specie meno pericolose si trovano nell’oceano Atlantico, nel Pacifico fino in California, nel Mediterraneo, in Giappone, in Africa e in Nuova Zelanda.
Non è facile avvistare una Cubomedusa, il suo colore azzurro chiaro trasparente, si confonde bene con l’ambiente marino.
La caratteristica principale è la forma cubica del corpo centrale da cui si allungano una serie di tentacoli sottili, che possono raggiungere 3 metri di lunghezza.
Ogni tentacolo possiede 5.000 cellule orticanti, che si attivanno al momento del contatto con la pelle, causando un dolore straziante.
L’aceto è stato confermato come trattamento efficace, in quanto impedisce ai nematocisti (cellule velenifere) di entrare nella circolazione sanguigna.
Tutte le spiagge in Australia sono attrezzate con cartelli per segnalare la presenza di Cubomeduse e mettono a disposizione dei bagnanti dei dispenser di aceto per il pronto intervento. Alcune spiagge sono dotate di barriere protettive dove è possibile nuotare in sicurezza.
Le spiagge Sud Est Asiatico sono meno attrezzate di quelle asutraliane, quindi bisogna fare molta attenzione perchè il più delle volte il pericolo non viene segnalato ai bagnanti. Se state programmando una vacanza al mare in uno dei paesi del Sud Est Asiatico vi consigliamo di informarvi bene sulle aree a rischio e quali sono le stagioni da evitare.
Prima di tutto fate qualche ricerca su internet per verifcare se ci sono stati casi di Cubomeduse nelle destinazione in cui vi state recando in vacanza.
Una volta in spiaggia, evitate di nuotare in aeree in cui sono state avvistate le meduse e se proprio volete andare lo stesso, indossate una muta subacquea di protezione.
Nel caso di contatto con una Cubomedusa, chiamate subito il pronto soccorso e versate dell’aceto sulla zona interessata per almeno 30 secondi. L’aceto servirà a fermare il processo delle cellule orticanti.
Poi rimuovete i tentacoli gentilmente senza graffiare o strofinare la ferita.