L’isola di Morotai

Durante la Seconda Guerra Mondiale l’isola Morotai era la base di attività militari, dove ogni giorno decine di aeromobili atterravano lungo la baia di Daruba e le navi militari ancoravano per il rifornimento giornaliero di armi e provviste.

All’epoca l’isola Morotai era la base militare delle Forze Alleate statunitensi e australiane da dove coordinavano gli attacchi alle forze giapponesi che occupavano il Borneo e le Filippine.

Il 15 Settembre del 1944, l’esercito americano sotto la guida del generale Douglas MacArthur sbarcò per la prima volta sull’isola di Morotai, dove tempo prima i giapponesi avevano costruito una pista di atterraggio che abbandonarono in seguito, a favore dell’isola di Halmahera.

Al momento dello sbarco a Morotai c’erano rimasti solo 500 soldati giapponesi, quindi gli americani non ebbero problemi a conquistarla.

L’isola garantiva una posizione strategica per combattere i giapponesi nelle Filippine. Il generale Mac Arthur costruì immediatamente una serie di piste di atterraggio. Si riteneva che la base militare Morotai ospitasse almeno 60.000 soldati; era equipaggiata con un ospedale con una capienza di 1.900 posti letto e aveva una base navale nelle vicinanze.

Più tardi arrivarono anche le forze australiane che si stanziarono a Morotai per coordinare gli attacchi ai giapponesi che occupavano il Borneo settentrionale. L’isola fu un alveare di attività militari fino alla fine della seconda guerra mondiale alla resa dei giapponesi nel 1945. Prima di lasciare l’isola si crede che le Forze Alleate rasero al suolo tutte le costruzioni di Morotai.

Nel 1974 un solo soldato giapponese chiamato Taruo Nakamura emerse dalle fitte giungle di Morotai dove era rimasto nascosto per decenni, senza sapere che la guerra era già finita.

Oggi, l’isola di Morotai è diventato un vago ricordo negli annali delle operazioni militari della seconda guerra mondiale del Pacifico e il suo ruolo nella lotta per la liberazione delle Filippine è quasi dimenticato.

L’isola con una popolazione di 53.000 persone è tornata alla sua routine quotidiana di un tranquillo paradiso tropicale. Tuttavia, il suo ruolo decisivo nella seconda guerra mondiale rimarrà per sempre nei libri di storia.

L’intenzione del governo indonesiano è di far diventare Morotai come un hub economico e centro turistico nel Pacifico. L’isola è stata designata come una delle destinazioni turistiche di massima priorità dell’Indonesia per lo sviluppo di alberghi e infrastrutture per il turismo.


Dove si trova l’isola di Morotai?

Situata a nord dell’isola più grande Halmahera nella provincia del Nord Maluku, l’isola di Morotai vanta delle belle spiagge e interessanti siti d’immersione con diversi relitti da esplorare.
Tra le attrazioni storiche è possibile vedere la statua del generale Douglas MacArthur sull’isola di SumSum vicino alla città principale di Daruba, mentre nelle vicinanze della Baia di Kao Halmahera c’è un relitto giapponese semi sommerso che può essere visto dalla spiaggia.

Una capanna piena di memorabilia della Seconda Guerra è la collezione privata di un comune cittadino e meglio nota come il Museo di Morotai. Lo scopo di questa collezione è di ricordare ai visitatori quei terribili giorni di guerra nella speranza che non si ripetano più.
Oltre a servire come base militare statunitense e australiana nella seconda guerra mondiale, l’isola di Morotai servì poi come base per le forze indonesiane nella liberazione della Nuova Guinea Occidentale dalla colonizzazione olandese.


Come arrivare a Morotai?

Il modo migliore per visitare l’isola è con yacht privato, oppure crociera liveaboard in modo da assicurarsi una sistemazione per la notte.
L’aeroporto più vicino a Morotai è sull’isola di Ternate. Le compagnie aeree locali, Garuda Indonesia, Lion Air e Sriwijaya Air hanno voli regolari per Ternate.
Dall’aeroporto di Ternate, si prosegue via terra verso Tobelo, nel nord di Halmahera, poi si continua in traghetto per circa due ore per la località di Daruba a Morotai.

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