Avvolto da un fascino mistico e leggendario, il Monte Kinbalu è un enorme massiccio granitico che emerge dalla foresta pluviale del Borneo e si innalza per 4095 metri sopra il livello del mare. É la montagna più alta della Malesia e una delle più alte del Sud Est Asiatico.
Il Monte Kinabalu e le foreste circostanti sono un’oasi naturale protetta e riconosciuta patrimonio dell’Umanità dall’Unesco al fine di proteggere la straordinaria varietà di flora e fauna che prospera in questa zona.
Caratterizzato dal sempre presente anello di nuvole che avvolge la sua sommità, il Monte Kinabalu comprende diverse zone topografiche, tra cui picchi e guglie, altopiani, fiumi, cascate, sorgenti termali, grotte e lastre di granito.
Il Monte Kinabalu è un luogo molto significativo per la gente del Sabah e parte integrante delle loro vita quotidiana e leggende. La leggenda più famosa vuole che la vetta del monte sia la dimora di un Drago che possiede una gemma preziosa e nelle notti di luna piena si riesce a vedere il bagliore luminoso della pietra incastonata nella lingua biforcuta del drago.
Le sorgenti termali Poring

La parola “Poring” deriva dal dialetto “Dusun” è significa bambù. Infatti in questa zona crescono diverse specie di bambù tra cui quello gigante. Le Poring sono una delle attrazioni più popolari del Parco Kinabalu dove dove ogni giorno si riversano flotte di turisti, che vengono per provare le sue sorgenti termali di acqua calda minerale sulfurea, note per le loro proprietà terapeutiche che hanno la nomina di alleviare i dolori muscolari. Per questa ragione le Poring sono il luogo preferito dove rilassarsi dopo la scalata del Monte Kinabalu.
Un’altra cosa che attira i visitatori alle Poring è il ponte sospeso chiamato Canopy Walkway – una passerella tra le cime degli alberi con una vista vertiginosa a 40 metri di altezza.
Le Poring sono anche il posto migliore in Borneo dove è possibile vedere la rara ed esotica Rafflesia – il più grande fiore del mondo. La Rafflessia cresce spontaneamente nella foresta delle Poring e nelle fattorie circostanti. Solo il primo e il secondo giorno la fioritura è bella, con il rosso intenso e i petali completamente aperti. Dopo il terzo giorno il fiore si scurisce, si restringe e iniza a puzzare di carne marcia. Il forte odore della Rafflessia attira gli insetti che sono fondamentali per l’impollinazione.
Il Mountain Garden

I villaggi alle pendici del Monte Kinabalu sono abitati dal più grande gruppo etnico del Sabah, i Dusun. Per imparare qualcosa sugli usi e costumi dei Dusun, vi consigliamo di visitare il Mountain Garden, che consiste in un piccolo giardino botanico che raccoglie una grande varietà di piante che crescono sulla montagna e alcune di queste sono state usate per secoli come medicinali dai Dusun.
I Dusun hanno una grande conoscenza delle piante locali e sanno come usarle per curare malattie comuni tra cui malaria, infertilità e infezioni.
La scalata del Monte Kinabalu

Probabilmente la scalata del Monte Kinabalu è una delle esperienze più emozionanti da fare in Borneo, almeno per quelli che sognano una vacanza attiva e avventurosa.
Il punto di partenza della scalata è il Timpohon Gate, situato alla base della montagna a circa 1,600 metri slm, nei pressi dell’ingresso del parco. Questo è anche il punto di ritrovo degli scalatori dove incontrano le guide di montagna. Queste guide sono per la maggior parte Dusun nati e vissuti tra le montagne del Sabah e sanno praticamente tutto sul monte Kinabalu inclusi i rischi e i pericoli nascosti.
Le guide considerano la montagna come un luogo sacro dove riposano gli spiriti dei loro antenati. Hanno un grande rispetto del luogo per il timore di disturbare gli spiriti che portebbero vendicarsi dei turisti.
Ogni anno le guide si cimentano in rituali per placare gli spiriti. Nei rituali sgozzano polli bianchi e lasciano che il loro sangue scenda dai pendii della montagna.

Non appena inizierete la salita lungo il sentiero tortuoso e ripido del Monte Kinabalu, vi renderete conto che la vegetazione subirà delle notevoli variazioni, trasformandosi da foresta pluviale a vegetazione tipo macchia mediterranea fino alla vegetazine alpina.
Questo fenomeno avviene perché la vegetazione cambia in base all’altitudine. Il Parco Kinabalu ha essenzialmente quattro zone di vegetazione. Alla base della montagna c’è la foresta di pianura dipterocarp con alberi di alto fusto e vegetazione lussureggiante. A 1,700 metri di altezza, il paesaggio è dominato da querce che sono comuni nella foresta di montagna. A 2,500 metri c’è la Cloud Forest che assomiglia alla macchia mediterranea e ha la caratteristica di rimanere avvolta nella nebbia per quasi tutta la giornata. Fino a 3,000 metri sopra il livello del mare, da dove iniziano le lastre di granito, la vegetazione è sub-alpina con alberi bassi nodosi e grotteschi.
La scalata del Monte Kinabalu è un viaggio attraverso la biodiversità che vi porterà a scoprire la straordinaria vegetazione del parco. Durante la scalata potreste essere deliziati dalla presenza delle bellissime Piante Nepenthes (specie carnivore) tra cui la enorme Nepenthes Rajah, la cui anfora riesce a contenere fino a 2 litri d’acqua che sono abbastanza per intrappolare anfibi e roditori.
Di solito gli scalatori raggiungono Laban Rata Resthouse (3,200 metri slm), dopo 6 ore di sfiancate trekking. Il rifugio Laban Rata, con il suo pittoresco scenario di montagna, è una delle poche strutture ricettive della zona. Laban Rata è una sistemazione semplice con camere private, dormitorio e ristorante dove gli scalatori possono rifocillarsi e riposarsi qualche ora prima di compiere l’ultimo tratto del percorso che conduce alla vetta più alta.
Poche ore prima dell’alba gli scalatori partiranno per conquistare la vetta più alta del Monte Kinabalu: Low’s Peak, a 4,095 metri slm. Questo tratto finale è il più drammatico e faticoso, ma una volta raggiunta la vetta si potrà vivere l’emozione di essere sul tetto del Borneo e ammirare l’incredibile vista panoramica che ripagherà da tutte le fatiche.

La scalata del Monte Kinabalu non è considerata un’impresa difficile, in buone condizioni meteorologiche, tuttavia può rapidamente diventare pericolosa in caso di forti piogge e temporali.
I ranger del parco conoscono bene la montagna e potrebbero annullare la salita qualora il tempo dovesse diventare una minaccia per la sicurezza degli scalatori.
La discesa dalla montagna è talvolta più difficile della salita, soprattutto in caso di pioggia, quando gli scalatori si troveranno ad affrontare i pendii inclinati fangosi e scivolosi.
La Via Ferrata sul Monte Kinabalu

La gloriosa impresa della conquista della cima del Monte Kinabalu per osservare il sorgere del sole può essere seguita da un’altra esperienza altrettanto emozionate: la Via Ferrata.
A 3,776 metri sopra il livello del mare, la Via Ferrata del Monte Kinabalu è la più alta del mondo.
Ci sono due sentieri entrambi in discesa: Walk the Torq per i principianti, e il Low’s Peak Circuit per i più avventurosi.
Il Low’s Peak Circuit, con una durata di 4-6 ore, attraversa zone meno battute della montagna passando da ponti sospesi e pareti vertiginose da dove si potranno ammirare alcuni dei panorami più belli del Monte Kinabalu.
Scalata del Monte Kinabalu e Via Ferrata