I Korowai – La tribù Indonesiana che vive sugli alberi

I Korowai o Koroway sono una piccola tribù di cacciatori che vive sugli alberi nelle foreste della remota Papua Indonesiana.
Tradizionalmente vivono in case costruite sulle cime degli alberi che possono raggiungere altezze fino a 50 metri. Ogni casa può ospitare una famiglia di circa 8-15 persone.
Questo tipo di abitazione protegge le famiglie non solo dagli sciami di zanzare, ma tiene lontani anche gli spiriti maligni.

Nel corso degli ultimi decenni, alcuni  Korowai si sono traferiti in insediamenti costruiti da missionari olandesi e sono venuti a contatto con i primi turisti che si sono avventurati nelle loro terre.

Tuttavia, nel cuore della foresta pluviale dove l’esposizione con il mondo moderno non è ancora avvenuta, i Korowai mantengono ancora le loro tradizioni.

Case sugli alberi della tribù dei Korowai in Indonesia

I Korowai credono che l’universo sia pieno di spiriti. Particolare riverenza è rivolta agli spiriti degli antenati. Si ritiene che abbiano paura degli uomini con la pelle chiara e alcuni dichiarano di non aver mai guardato un uomo bianco perchè credono che siano demoni.

Si crede che le donne anziane del clan abbiano la conoscenza della divinazione e della guarigione magica. Queste sono in grado di evocare gli spiriti ancestrali e riescono a prevedere eventi catastrofici.

Secondo la tradizione Korowai, le anime dei morti viaggiano nel mondo sotterraneo e una volta raggiunta la destinazione, saranno accolte dai loro antenati.  Dopo un certo periodo di tempo possono reincarnarsi in un bambino che sta per nascere nel clan.

Il nucleo familiare è generalmente composto dal capofamiglia uomo, una o più mogli e i figli non sposati, circa 8-15 persone più gli animali domestici.

Per sposarsi gli uomini devono pagare una dote alla famiglia della sposa, quindi tendono a sposarsi relativamente tardi, intorno ai 20 anni, il tempo necessario per accumulare abbastanza risorse per pagare la dote.  Le donne invece si sposano immediatamente dopo la prima mestrauzione.


I Korowai non fanno uso di farmaci e le malattie vengono curate con le erbe, quindi il tasso di mortalità è molto alto. Generalmente non raggiungono i 50 anni di età e le malattie mortali sono malaria, tubercolosi, elefantiasi e anemia.

Non avendo conoscenze mediche, ritengono che le morti misteriose siano da attribuire ai “khakhua” ovvero demoni che assumono la forma umana.

Fino alla fine del 1970, quando gli antropologi hanno intrapreso le prime spedizioni in West Papua, i Korowai non erano a conoscenza dell’esistenza di altri popoli tranne che loro.

Gli antropologi ritengono che la tribù abbia praticato forme di cannibalismo rituale, ma con l’esposizione al mondo esterno, abbiamo messo fine a questa pratica solo negli ultimi anni.


I Korowai hanno ucciso e mangiato i membri della loro tribù a causa dei demoni khakhua. Secondo la loro credenza, il khakhua riesce ad infiltrarsi nel clan impossessandosi del corpo di un parente o un amico della persona che vuole uccidere.  Poi appena si presenta l’occasione, uccide la vittima lanciando una freccia magica nel suo cuore.

In alcuni casi, quando la vittima non muore all’istante, riesce a sussurrare la vera identità khakhua. Al quel punto l’individuo sospettato di essere un khakhua viene catturato, ucciso e mangiato.

Al giorno d’oggi i Korowai mangiano solo cinghiali, caprioli, sago e banane.


Quasi 3.000 membri del clan nomade sono stati registrati per la prima volta durante il  censimento del paese nel 2010.  Si pensa che solo pochi di loro siano in grado di leggere e scrivere. Un totale di 2,868 è stato intervistato durante il censimento con l’aiuto dei missionari, che hanno parlato con la tribù utilizzando il linguaggio dei segni.

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