Al giorno d’oggi volare è sempre più sicuro, anche nelle zone più remote e inaccessibili del pianeta.
Tuttavia, nonostante le nuove tecnologie, in Asia ci sono ancora alcuni aeroporti che potrebbero creare un senso di inquietudine anche ai viaggiatori più esperti.
Ecco la nostra classifica degli aeroporti asiatici più terrificanti.
Don Muang, Bangkok, Thailandia
Anche se all’apparenza potrebbe sembrare un normale aeroporto internazionale, il Don Muang di Bangkok è uno dei più strani al mondo perché proprio al suo interno c’è un campo da golf con 18 buche. Il campo da golf è aperto da molti anni ma pochi danno della sua esistenza nonostante sia situato tra le due piste di uno degli aeroporti più trafficati dell’Asia.
Isola di Tioman, Malesia
Questa bella isola tropicale che sorge a largo della costa orientale della Malesia ha un piccolo aeroporto che è in passato è stato servito dalla compagnia aerea Berjaya Air. Al momento i voli commerciali sono stati sospesi, ma è nei piani futuri della compagnia aerea quello di ristabilire i collegamenti con Kuala Lumpur e Singapore.
I piloti per atterrare sulla pista di Tioman devono fare una manovra secca di 90 gradi, sfruttando la pista al massimo, considerando che ha una lunghezza inferiore ai 2000 metri.
Kansai International Airport Osaka, Giappone
La terra è una risorsa scarsa in Giappone, quindi gli ingegneri sono andati a circa 3 miglia dalla costa nella baia di Osaka per costruire questa colossale struttura su un’isola artificiale.
I passeggeri, una volta arrivati possono raggiungere l’isola principale di Honshu via auto, via treno via traghetto veloce.
Paro, Bhutan
Incastonato tra le vette dell’Himalaya e una fitta vegetazione, l’aeroporto di Paro è l’unico aeroporto del Bhutan, dove solo una decina di piloti sono qualificati per atterrare.
L’atterraggio all’aeroporto di Paro è uno dei più suggestivi. Nella la fase finale però l’adrenalina va alle stelle, visto che è prevista una virata repentina a poche decine di metri dalla pista. Se vi piace l’avventura l’arrivo a Paro non vi deluderà.
Vecchio aeroporto Kai Tak, Hong Kong
Anche se non è più operativo dal 1998, cioè da quando hanno costruito il nuovo aeroporto Chek Lap Kok, il mitico Kai Tak di Hong Kong merita di essere inserito nella lista degli aeroporti asiatici più terrificanti.
Solo i migliori piloti potevano atterrarci, visto gli aerei erano costretti a volare a pochi metri dai grattacieli e dalle montagne.
Un mancato approccio sulla pista poteva essere fatale, considerando che in fondo si andava a finire in mare.
Lukla, Nepal
Lukla in Nepal è in assoluto uno degli aeroporti più terrificanti del mondo e punto di partenza per coloro che si avventurano sul Monte Everest. La pista di atterraggio è lunga solo 1.500 metri, dopodiché c’è una valle con un dislivello di circa 1.000 metri.
Gli incidenti purtroppo sono comuni a Lukla, se ne registrano una media di uno all’anno.