Come riuscire a far irritare un genitore su un aereo

Quando si parte con i bambini piccoli per un lungo viaggio in aereo non si sa mai cosa ci aspetta.
Una cosa è certa, molti genitori saranno sottoposti a altissimi livelli di stress, aggravati dal fatto che la maggior parte dei passeggeri non vede di buon occhio i bambini sull’aereo.

Andiamo a vedere insieme quali sono le situazioni più irritanti:

bambini in volo genitori in aereo

Non ditegli di stare a casa

Troppe volte si sente dire questa frase “Ai miei tempi non si viaggiava con i bambini”. Infatti, in “quei tempi” i bambini non viaggiavano, ma oggi le cose sono cambiate e tutti i genitori hanno bisogno di concedersi una vacanza con la famiglia, quindi non ditegli di rimanere a casa.

l viaggio è il modo migliore per stimolare la curiosità dei bambini e metterli a confronto con culture diverse. Questo permetterà alla futura generazione di raggiungere la giusta apertura mentale e un atteggiamento cosmopolita.

Non è un’impresa facile portare i bambini su un volo intercontinentale e la decisione di intraprendere questo tipo di viaggio non viene mai presa alla leggera dai genitori.


Non lanciate quelle occhiate cattive quando il bambino piange

Un bambino che piange può mettere a dura prova anche i passeggieri più tranquilli. I genitori lo sanno benissimo che la situazione non è piacevole, infatti prima di diventare a loro volta genitori, erano dei viaggiatori singoli e probabilmente rabbrividivano anche loro alla vista di una famiglia che saliva a bordo.

Per i genitori, una delle cose più imbarazzanti di tutto il viaggio, è proprio quando il bambino si mette a fare le bizze e strillare. Molti di loro pregano in segreto che il bimbo stia tranquillo e dorma per quasi tutta la durata del viaggio.

Forse molti non sanno che la preparazione di un viaggio con bambini piccoli assume le stesse proporzioni di una spedizione sulla luna. Nelle mille borse cariche di accessori per bambini, i genitori devono essere sicuri che non manchi assolutamente niente e che il giocattolo o lo snack preferito sia sempre a portata di mano.


Non ignorate i genitori quando hanno bisogno d’aiuto

Ogni genitore sa benissimo che due mani non sono mai abbastanza. C’è la borsa con i pannolini, l’orsacchiotto, il ciuccio e mille altre cose. E proprio quando si realizza di essere più carichi di uno sherpa sull’Everest, il bambino decide che è troppo stanco per camminare da solo e vuole essere portato in braccio.

Provate a immaginare come si cammina in un corridoio di un aereo con tutto il carico mentre altri 100 passeggeri stanno spingendo dietro di voi. E appena raggiunto il posto assegnato non c’è nessuno che si degna di dare una mano sistemare la borsa nelle cappelliere, anzi quelli dietro continuano a spingere e quelli seduti di fianco fanno finta di niente e si girano dall’altra parte.

Talvolta un sorriso amichevole e un piccolo aiuto non ci costano nulla… si fa per dire.


È così difficile mettersi nei panni dei genitori

Aerei e aeroporti sono il terreno di coltura ideale per far capricci e scatti d’ira incontrollabili.

Le lunghe code ai check-in, l’immigrazione, i controlli di sicurezza che sono sempre più rigidi e l’attesa per salire a bordo possono testare la pazienza di qualsiasi individuo adulto.

Per non parlare della cabina, dove ci sono centinaia di sconosciuti con cui dobbiamo dividere uno spazio confinato stipati come sardine. Oltre a tutti questi fattori dobbiamo aggiungere la stanchezza per la mancanza di sonno, il fuso orario e il rumore incessante dell’aereo.

Se tutto questo crea sconforto e stanchezza per gli adulti, come mai ci meravigliamo tanto se un bambino irrompe in un pianto isterico?

Siamo d’accordo, a nessuno piace sentire un bambino che piange e strilla, ma prima di inveire e criticare i genitori, cercate di mettervi nei loro panni.

Poi in fin dei conti, se questo pianto vi infastidisce così tanto, allora perché non viaggiate in prima classe dove non sono ammesse famiglie con bambini piccoli.


I genitori dei bambini indisciplinati sono i peggiori passeggeri?

Alcuni sondaggi hanno evidenziato che i genitori disattenti che viaggiano con bambini indisciplinati sono i peggiori passeggeri.

Si, ci sono alcuni genitori che non fanno nulla per far smettere di piangere i bambini, ma nella maggior parte dei casi i genitori si fanno in quattro per calmare e assecondare i bambini al fine di non disturbare gli altri passeggeri.

Sinceramente trovo molto più fastidioso udire quelli che russano come trichechi, quelli che tossiscono ininterrottamente oppure quelli chiacchierano nonstop per tutta la durata del volo. Ognuno ha il proprio limite di sopportazione.

Se tutti gli altri passeggeri smettessero di monopolizzare il bracciolo, evitassero di appoggiare le ginocchia sullo schienale o i piedi nudi sul sedile davanti  e la finissero di reclinare il sedile per il volo di 30 minuti, allora anche un genitore potrebbe riconsiderare l’idea di portare un bambino in aereo.

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